Gestire i fibromi uterini con scelte

alimentari più salutari

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Vivere con una condizione di salute cronica come i fibromi uterini può veramente mettere a dura prova il tuo benessere generale. Fortunatamente, ci sono modi che possono aiutarti a vivere meglio la quotidianità. Alcuni dei problemi associati al flusso abbondante, che si rivela spesso uno dei sintomi più difficili da gestire, possono essere persino superati prestando particolare attenzione a mantenere adeguati livelli nutrizionali.

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Alimenti ricchi di energia

Ferro

Se ti senti senza forze, assicurati che i livelli di ferro siano corretti, ma considera anche che alcuni cambiamenti nelle tue abitudini alimentari possono farti sentire più energica.

Colazione

Gli esperti di nutrizione della BBC dicono esattamente la stessa cosa che tua mamma ti ha ripetuto per anni: fai colazione! Consumare una colazione abbondante a base di carboidrati complessi e proteine attiva il metabolismo per tutto il giorno e dà energia al cervello per l’intera mattinata.

Caffeina

Secondo la Harvard Medical School, non c’è motivo di rinunciare al caffè del mattino. Sfrutta i vantaggi offerti dalla caffeina! Ricordati però che non dovresti assumere altra caffeina dopo le due di pomeriggio, poiché se non si dorme bene la notte, la mattina dopo è già compromessa, prima ancora che inizi.

Carboidrati complessi

Consuma regolarmente carboidrati complessi, vale a dire, cereali integrali, legumi (fagioli, piselli e lenticchie), latticini a basso contenuto di grassi, frutta e verdura. Questi alimenti richiedono tempi più lunghi per essere scomposti dall’organismo: in questo modo il senso di sazietà è mantenuto più a lungo e il livello di energia rimane pressocchè costante, al contrario dei repentini alti e bassi forniti dagli zuccheri semplici.

Distanziare i pasti in modo corretto

Consumare più spesso piccole quantità di cibo, anziché pasti abbondanti a distanza di parecchie ore, favorirà inoltre la regolarità del tuo metabolismo, evitando in tal modo i cicli di start-stop tipici dei tre pasti abbondanti consumati tradizionalmente nell’arco della giornata.

Varietà

Sii creativa: mangia tutti i colori, assicurandoti di bilanciare la dieta e di variarla in modo corretto, inclusa la vitamina B, che si trova principalmente nei prodotti di origine animale come carni magre e latticini, nonché nel latte di soia e nei cereali arricchiti.

Acqua

Mantenere una corretta idratazione aiuta a non sentirsi fiacchi, favorisce un buon funzionamento del nostro “termostato interno” e frena la voglia di fare fuoripasto con cibi spazzatura. 
Nonostante tanti sforzi, potresti ancora sentirti giù di tono. I sintomi dei fibromi possono provocare questo stato d’animo. Chiedi al tuo medico se nel tuo caso potrebbe essere necessario assumere quotidianamente anche un integratore multivitaminico.

Alimenti che aiutano a rilassarsi

Quindi, mantenere alti i livelli di energia è un’ottima cosa… se è quello che si vuole… E se invece hai bisogno di rilassarti? In ordine alfabetico, arance, asparagi, avocado, banane, cioccolato fondente, frutti di bosco, latte, miele, noci, ostriche, riso integrale, tè e zuppe contengono molte sostanze nutrienti che possono aiutare a rilassarsi.

Alcuni nutrienti chiave in comune a questi alimenti sono la vitamina C, presente nei frutti di bosco e nelle arance, gli omega 3 presenti nelle noci e lo zinco, presente in quantità abbondanti nelle ostriche. Tra gli alimenti più complessi di questo elenco spicca il latte, che contiene triptofano, che aiuta l’organismo a produrre serotonina, un ormone che induce il sonno. Un altro alimento complesso che figura nell’elenco è l’avocado, ricco di glutatione, sostanza in grado di bloccare l’assorbimento intestinale dei grassi che causano danni ossidativi. Le banane svolgono un’azione simile a quella dell’avocado.

E i superalimenti?

Ultimamente si sente molto parlare di “superalimenti”. Cosa siano esattamente questi alimenti non è ancora del tutto chiaro. Sebbene, tecnicamente, l’Unione Europea abbia vietato di apporre indicazioni sulla salute sulle confezioni degli alimenti, a meno che tali indicazioni non siano sostenute da evidenze scientifiche significative, questo divieto non è servito a fermare il fermento su alcuni alimenti che molti ritengono abbiano più poteri curativi e proprietà nutritive rispetto ad altri. L’Università del Wisconsin-Madison afferma quanto segue: “Si considerano superalimenti gli alimenti che hanno un elevato contenuto di nutrienti, oltre a carboidrati, grassi e proteine. In generale, tutta la frutta, la verdura e i fagioli non processati possono essere considerati super alimenti”.

Il denominatore comune degli alimenti che negli ultimi anni sono generalmente definiti superfood si sintentizza in questa frase: “… sono quelli ricchi di antiossidanti (come il betacarotene, le vitamine A, C, E, i flavanoidi e il selenio) e di acidi grassi omega-3”.

Sebbene i ricercatori debbano ancora perfezionare l’elenco dei “superalimenti” generalmente accettato, che include mirtilli, bacche di Goji, cioccolato fondente, pesce azzurro, erba di grano, succo di melograno, tè verde, broccoli, aglio e barbabietola, tale elenco comprende di fatto diverse sostanze nutritive, nessuno zucchero trasformato e una varietà di sapori. Quindi è un ottimo punto da cui partire per stabilire una dieta in grado di rafforzare il tuo organismo e aiutarlo a combattere il malessere intrinseco che può insorgere in seguito ai sintomi causati dai fibromi.

Conclusione

La vita di oggi è piuttosto frenetica e non è facile gestire i sintomi associati ai fibromi. Dai al tuo corpo la giusta carica di cui ha disperatamente bisogno consumando alimenti genuini, integri e salutari. Per mettere in pratica questo consiglio, potrebbe essere necessario fare la spesa, cucinare e modificare i propri gusti, ma non importa. Fa tutto parte della grande avventura chiamata vita. Aiutati a goderla al massimo!

Esistono molti esperti che sono a tua disposizione per rispondere a tutte le domande sui fibromi uterini e sui sintomi ad essi associati a cui non è ancora stata data una risposta. È importante avere conoscenze approfondite sulla patologia, sulle opzioni di trattamento disponibili e su come aiutare al meglio il medico a valutare i sintomi. È possibile avere il controllo sulle proprie scelte comprendendo meglio ogni aspetto della malattia.